La Guardia di Finanza di Vicenza ha eseguito un nuovo sequestro nei confronti di un gruppo orafo del Bassanese.
A seguito dell’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Vicenza, i finanzieri hanno sequestrato un immobile e denaro depositato in conto corrente per un ammontare complessivo di 952.354 euro corrispondente all’IRES evasa nell’anno 2014 da una società giordana che, dalle indagini effettuate dalla Tributaria e coordinate dalla Procura, era risultata invece essere fiscalmente residente in Italia.
Si tratta, in sostanza, di una cosiddetta società “esterovestita” poiché, di fatto, è amministrata e gestita dall’Italia: aver dichiarato la sede legale in una “zona franca” nella città di Amman (Giordania) aveva consentito agli imprenditori bassanesi un indebito “risparmio” sulle imposte che, invece, avrebbero dovuto versare al Fisco italiano sulla base della normativa tributaria nazionale e di quella internazionale comunemente applicata.
Sul piano amministrativo la società giordana è stata considerata “esterovestita” anche dall’Agenzia delle Entrate di Vicenza. Alla luce di quest’ultima circostanza, gli amministratori – che fino a quel momento non avevano consegnato ai finanzieri operanti alcuna documentazione relativa alla società avente sede “formale” in Giordania – sono “venuti a patti” con il Fisco, esibendo all’Agenzia la documentazione contabile della società giordana e versando oltre 1 milione di euro per chiudere il debito con l’Erario fino al 2009.
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