Il Tribunale di Milano, accogliendo la proposta avanzata nell’ottobre scorso dal Questore di Monza e Brianza, ha applicato la Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per la durata di un anno e mezzo al cingalese arrestato nel giugno di quest'anno per violenza sessuale in danno di una giovane ragazza, bloccata ed abusata in pieno giorno all’interno del Parco di Monza.
Il collegio giudicante ha ritenuto la pericolosità sociale dell’uomo, evidenziata dall’attività istruttoria della Questura di Monza, concreta ed abituale ed ha evidenziato “l’allarmante incapacità di controllo legata alla sfera delle pulsioni sessuali del reo, che, anziché essere contenuta da provvedimenti giudiziari e di polizia emessi nel tempo a suo carico, si è pericolosamente aggravata, passando all’esibizionismo delle condotte denunciate in passato alla violenta aggressione” contestata a seguito dell’arresto da parte della Squadra Mobile brianzola.
L’uomo, infatti, già in passato era stato condannato e denunciato per atti osceni all’interno del Parco di Monza, motivo per il quale nel 2020 era stato anche destinatario da parte del Questore di Monza di un Foglio di Via dal capoluogo brianzolo.
I giudici milanesi hanno disposto altresì tra le prescrizioni che l'uomo dovrà rispettare per l’intera durata della misura il divieto di accesso al Parco di Monza (luogo ove ha da ultimo manifestato ripetutamente la sua pericolosità) ed il divieto di lasciare l’abitazione nella fascia oraria notturna e di partecipare a pubbliche riunioni.
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