"La voglia di tornare alla normalità il prima possibile è stata tanta, forse troppa.
Tra i vani tentativi di tornare alla normalità c’è stata la ri-chiusura dell’area B (una riapertura che è stata una chiusura, insomma).
Tuttavia, senza entrare nell’eziologia, non si può non rilevare come, non appena il ritorno è stato quasi integrale (scuole e lavoro), il virus è tornato come prima e (come dicevano scienziati) peggio di prima.
La “vera” riapertura è stata quindi breve.
E l’area B è stata nuovamente e repentinamente riaperta. Malgrado ciò, resta ancora da lavorare sulla tempestività e sulla coordinazione dei provvedimenti.
Infatti, in primo luogo, è stata riaperta l’area B, ma non l’area C, in secondo luogo l’attività sanzionatoria da parte degli incaricati di pubblico servizio e dei pubblici ufficiali è proseguita come prima –della nuova fiammata pandemica.
Esigenze di coerenza logica impongono di riaprire sia l’area B che l’area C e quindi di non sanzionare coloro che vi accedono, ma, come se non bastasse, vi sono altre ragioni.
E’ parere condiviso che la situazione dei trasporti sia stata cruciale nel processo di risalita dei contagi, pertanto, sarebbe consigliabile favorire l’utilizzo del mezzo privato, con l’apertura dell’area C e favorire la sosta adelle auto eliminando temporaneamente il pagamento della stessa.
È pertanto necessaria una maggiore tolleranza verso il trasporto privato. Inoltre, le multe andrebbero a colpire un tessuto economico già sfibrato, aumentando l’esasperazione dei cittadini già provati psicologicamente ed economicamente."
Il Consigliere comunale a Milano Massimiliano Bastoni e la Presidente ANAPIC Lucia Rizzi
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