La Divisione Anticrimine della Questura di Varese ha dato esecuzione alla misura di sicurezza della libertà vigilata e del ricovero in Casa di Cura di uno stalker residente a Varese che, benché colpito dall’Ammonimento nel maggio 2015, non ha mai desistito dal perseguitare la sua vittima, continuando a telefonarle e a seguirla, anche appostandosi sul luogo di lavoro.
In questo caso, tra l’altro, non vi era alcun legame sentimentale tra i due, ma si trattava di una vera e propria ossessione, una sorta di “innamoramento unilaterale” da parte dello stalker, che ha creato nella donna un perenne stato di ansia e di paura.
Il “delirio erotomanico”, infatti, consiste nella convinzione delirante inattaccabile di essere coinvolto in una relazione amorosa con una persona estranea o che oggettivamente non corrisponde il sentimento.
Le manifestazioni vessatorie, iniziate nel mese di ottobre 2013 e proseguite fino a questa estate, hanno indotto la vittima a modificare le proprie abitudini di vita ed a rivolgersi alla Polizia.
La decisone del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Varese, su richiesta del Pubblico Ministero - il quale ha giustamente valutato gli indizi e le esigenze cautelari - ha permesso sia di alleviare le preoccupazioni della donna, sia di riportare lo stalker sul percorso del ravvedimento, attraverso un adeguato programma terapeutico.
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