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STATO DI CALAMITA' PER LE PROVINCE DI LODI E DI MILANO

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Martedì 09 Luglio 2024

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Regione Lombardia ha chiesto lo stato di calamità per i danni causati alle infrastrutture agricole dal maltempo e dalle piogge intense che hanno interessato il 15 e il 16 maggio la provincia di Lodi e parte di territorio della Città metropolitana di Milano. 

“In soli due giorni – ha dichiarato l’assessore Alessandro Beduschi – si era verificato nel Lodigiano e in parte del Milanese uno degli eventi più gravosi degli ultimi venti anni. Con 180 millimetri di pioggia che hanno generato condizioni critiche. Creando portate eccezionali di Adda, Lambro e Po e in generale di tutti i canali e impianti a servizio dell’agricoltura gestiti dal Consorzio di Bonifica Muzza Bassa Lodigiana”.

“L’eccezionalità dell’evento – ha proseguito l’assessore – ha causato infatti cedimenti, frane agli argini e alle golene. E, inoltre, ha creato ostruzioni alle sponde con piante e rami. Le opere di ripristino sono già in parte realizzate ma i danni sono ingenti e superano i 2,1 milioni di euro, Di questi, 1,7 milioni solo in provincia di Lodi”.

Sulla base dei danni segnalati agli uffici regionali ricorrono quindi le condizioni per giustificare la richiesta al Ministero del decreto di dichiarazione dell’esistenza del carattere di eccezionalità dell’evento, per la compensazione dei danni alle infrastrutture connesse all’attività agricola, come previsto dal Decreto Legislativo 102/04 che prevede ristori dal Fondo di Solidarietà nazionale.

“A margine di questo intervento – ha concluso Beduschi – è da sottolineare la necessità di una rivisitazione del sistema assicurativo sulle colture. Sono in corso discussioni con il Governo a le altre Regioni. Si sta pensando a un piano straordinario che porti una completa rivoluzione in questo campo. Le polizze sono sempre più care e scoraggiano gli agricoltori. Imprenditori che, allo stesso stesso tempo, sono sempre più colpiti dagli effetti del cambiamento climatico. Il sistema Paese però non può più reggere. O, quantomeno, non può più preventivare danni ingenti a cose, persone e raccolti secondo le regole attuali”.

In provincia di Lodi sono interessati i Comuni di: Borghetto Lodigiano, Borgo San Giovanni, Brembio, Casalpusterlengo, Castelnuovo Bocca d’Adda, Cavenago d’Adda, Cervignano d’Adda, Codogno, Comazzo, Cornegliano Laudense, Fombio, Livraga, Lodi, Lodi Vecchio, Maleo, Massalengo, Merlino, Montanaso Lombardo, Mulazzano, Ossago Lodigiano, Pieve Fissiraga, San Martino in strada, Senna Lodigiana, Somaglia, Tavazzano con Villavesco, Villanova del Sillaro.

Interessati nel Milanese i Comuni di: Liscate, Paullo, Settala, Tribiano, Truccazzano.

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