Un uomo di 60 anni è stato arrestato per estorsione, questa mattina, dai carabinieri di Milano per aver truffato la fondazione Exodus, chiedendo ai suoi dirigenti 1.500 euro per sbloccare una donazione da 500mila sterline che, secondo quanto da lui affermato, era rimasta bloccata su un conto all'estero.

L'uomo, che è stato posto ai domiciliari, il 7 marzo scorso aveva contattato la Fondazione, gestita da don Antonio Mazzi, affermando di essere intenzionato a consegnare loro la somma che era ferma su un conto corrente in un istituto della Nigeria.

Tutta l'operazione, sempre secondo le sue affermazioni, avrebbe dovuto essere gestita da un non ben identificato avvocato inglese, attraverso una banca americana, ma per sbloccare la pratica, Exodus avrebbe dovuto versare la somma di 1.500 euro.

Ma dalla Fondazione è partita una denuncia ai carabinieri e, ieri, è stata così, organizzata una finta consegna del denaro, che sarebbe dovuta avvenire nell'appartamento di Varese del truffatore, dove, si è scoperto più tardi, l'uomo stava scontando gli arresti domiciliari, per una precedente condanna.

Tra l'altro, il 60enne ha dichiarato al rappresentante della Fondazione ed al carabiniere in borghese, che lo accompagnava, che in passato era stato un pilota della Nato e che ora lavorava nei servizi segreti.