Giunte diverse segnalazioni alla sala operativa della Questura di Lecco inerenti tentativi di truffe in danno di persone anziane attraverso la cosiddetta tecnica del finto incidente o del finto carabiniere, gli agenti della Squadra Mobile hanno deciso di intervenire.
Così, sono riusciti a individuare un uomo dal comportamento ambiguo e sospetto, visto salire a bordo di un taxi. Pedinato a distanza, entrava in un’abitazione, nella quale si intratteneva per pochi minuti per poi uscire, alimentando il sospetto che avesse commesso una truffa.
Fermato e controllato, gli agenti risalivano ad una presunta vittima. Quest’ultima, tempestivamente rintracciata e informata, riferiva di essere stata dapprima contattata telefonicamente da un presunto poliziotto che le comunicava che la sorella aveva causato un grave incidente stradale e che necessitava di una somma di denaro da versare a titolo di cauzione per uscire dal carcere.
Successivamente aveva ricevuto in visita presso la propria abitazione un sedicente poliziotto che, approfittando del suo stato di timore e di paura, si appropriava di denaro contante e di un cofanetto in oro presenti nell’abitazione, refurtiva poi rinvenuta in possesso del giovane fermato poco prima dagli operatori.
Il tutto è stato restituito alla donna, mentre l'uomo accusato di truffa in concorso è stato sottoposto dal giudice alla misura del divieto di dimora nel Lecchese.
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