Intensificati i controlli all’Aeroporto Internazionale “Sandro Pertini” di Caselle Torinese.
Finanzieri della Tenenza Aeroportuale e funzionari dell’Agenzia delle Dogane, nel corso delle ultime due settimane, hanno fermato quattordici soggetti di differenti nazionalità che tentavano di superare i confini doganali con al seguito valuta non dichiarata. La stragrande maggioranza dei fermati proveniva dal continente asiatico quellli in partenza, invece, per Casablanca (Marocco) e per il Cairo (Egitto).
Fondamentale per la riuscita degli interventi, oltre all’intuito dei Finanzieri, si è rilevata la presenza dall’infallibile fiuto del “cash-dog” Zeby che ha consentito di individuare un flusso monetario superiore a 200.000 euro. Le indagini degli inquirenti sono naturalmente proseguite al fine di delineare la posizione fiscale dei soggetti fermati: sei di questi, a seguito di approfonditi accertamenti, sono risultati essere evasori totali, mentre i restanti hanno dichiarato redditi irrisori rispetto alle somme trasportate, presumbilmente frutto di attività illecite ovvero di prestazioni lavorative pagate in nero.
La contestazione degli illeciti amministrativi valutari si colloca in un più ampio dispositivo di prevenzione e repressione delle violazioni in materia di movimentazione transfrontaliera di valuta e titoli di credito che, da inizio anno, ha consentito di rilevare flussi monetari superiori ai tre milioni di euro, nonché di intercettare somme non dichiarate, oltre le soglie consentite dalla normativa vigente, pari a 1.110.000 euro, e la contestazione degli addebiti a carico di 83 persone, le cui destinazioni finali, per ben il 70% dei casi, sono state individuate tra i cosidetti “Paesi a rischio”.
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