A chiusura delle indagini preliminari condotte dai Carabinieri Forestali di Varese, svolte in collaborazione con i Carabinieri CITES di Roma, dei Carabinieri di Busto Arsizio e Varese e della Forestale di Arcisate e Tradate, è stato individuato il presunto responsabile di un traffico illecito di cuccioli provenienti dall’est Europa.
Secondo l’ipotesi investigativa, il titolare di due negozi di animali, al fine procurare un illecito profitto per la sua attività commerciale, avrebbe introdotto nel territorio nazionale cuccioli di cane, corrispondenti a razze quali “Spitz”, “King Cavalier”, “Chihuahua”, “Maltese”, “Barbone nano” ed altri, privi dei sistemi per l’identificazione individuale tramite microchip e delle certificazioni sanitarie e delle vaccinazioni necessarie.
L’età dei cuccioli era minore di quella dichiarata e tale da non consentire la movimentazione dei cuccioli.
Il commerciante avrebbe anche somministrato agli animali sostanze vietate e trattamenti farmacologici impropri.
A seguito delle perquisizioni effettuate presso gli esercizi commerciali sono stati sequestrati ingenti quantitativi di un farmaco previsto per l’uso umano, vietato per gli animali e che pertanto sarebbe statp impiegato illecitamente.
Inoltre i documenti identificativi degli animali sarebbero risultati contraffatti.
L'uomo è ora a disposizione dei magistrati.
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