Il Sindaco di Lodi ha firmato un'ordinanza urgente che modifica le modalità di vendita e di somministrazione di alimenti e bevande da parte delle attività commerciali e dei pubblici esercizi.
La decisione è stata presa a causa dei ripetuti episodi di assembramento e di violazione dell'obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione che si sono verificati all'esterno di bar e ristoranti, dal 18 maggio, con l'allentamento delle misure restrittive anticontagio, in particolare nella fascia oraria serale e notturna dei fine settimana.
Nonostante gli specifici servizi di controllo delle forze di polizia e il proficuo confronto avviato con le associazioni di categoria e i gestori delle attività, in alcune circostanze, a causa del sovraffollamento, non è stato possibile garantire il rispetto del distanziamento interpersonale e del corretto uso delle protezioni di naso e bocca, soprattutto nell'area del centro storico delimitata da Corso Umberto e Via Volturno, caratterizzata da una significativa concentrazione di locali.
L'ordinanza dispone in via sperimentale le seguenti misure valide in tutta la città di Lodi nelle giornate di venerdì, sabato e domenica fino al 7 giugno e di lunedì 1 giugno (prefestivo) e martedì 2 giugno (festivo), dalle ore 20 fino alle ore 7 del giorno successivo:
1) è vietata la vendita per asporto di bevande alcoliche da parte dei negozi di vicinato, delle attività artigianali, dei distributori automatici e delle medie strutture di vendita (supermercati, ipermercati);
2) resta consentita l’attività di consegna a domicilio di alimenti e bevande anche alcoliche;
3) dalle ore 19 è prevista la delimitazione con transenne di una zona compresa tra Corso Umberto e via Volturno, con accessi dal civico 14 di Corso Umberto e dall'intersezione tra Via Volturno e Via Strepponi e con uscite da Piazza Broletto e dal civico 65 di Corso Umberto. Gli ingressi e le uscite saranno costantemente presidiati da personale, selezionato e retribuito dai pubblici esercizi presenti nell'area che contingenterà anche a vista il flusso di persone, con l’ausilio della Polizia locale.
4) la Polizia locale e le forze dell'ordine potranno ordinare agli esercenti di serrare i locali se, nonostante le misure di prevenzione adottate, dovessero verificarsi situazioni di assembramento.
La violazione delle disposizioni dell'ordinanza, salvo che il fatto non costituisca più grave reato, è punita con la sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro e la sanzione accessoria della chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni.
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