La Polizia di Stato di Busto Arsizio ha fermato un ventitreenne albanese sul quale pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
È la terza volta che lo straniero finisce dietro le sbarre in poco più di sei mesi e sempre per reati in materia di sostanze stupefacenti.
Proprio i poliziotti del Commissariato di Busto si erano imbattuti la prima volta nell’albanese, fino a quel momento incensurato e mai controllato in Italia dalle Forze dell’Ordine; era lo scorso mese di agosto a Samarate, quando lo avevano fermato per aver ceduto una dose di cocaina e per detenere, in auto e a casa, altre 50 “palline” e 9000 euro in contanti.
Il ventitreenne, dopo qualche mese di carcere, arresti domiciliari e una condanna, lo scorso 20 febbraio è incappato, sempre a Busto Arsizio, in un controllo dei Carabinieri che, dopo un inseguimento, lo hanno fermato nuovamente: oltre a opporre resistenza causando la frattura di una mano a un militare, aveva con sé 34 dosi di cocaina.
Convalidato l’arresto, al pusher, che questa volta ha dichiarato di abitare in un campo nomadi a Cardano al Campo, è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione in caserma.
Obbligo al quale non ha mai ottemperato, tanto che lo scorso 1° marzo il Tribunale ha commutato la misura in quella della custodia in carcere; misura che tuttavia non si è potuto eseguire perché il ventitreenne non abitava all’indirizzo dichiarato.
Ora l’epilogo, quando i poliziotti del Commissariato di via Ugo Foscolo, monitorando l’ambiente dello spaccio di droga, lo hanno localizzato a Magnago e nuovamente arrestato in esecuzione dell’Ordinanza di custodia.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...