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TROPPI I DETENUTI ANCHE A LODI

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Martedì 01 Ottobre 2024

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“Il nostro è un piccolo carcere dove la direttrice Anna Laura Confuorto sta facendo un ottimo lavoro per permettere che il periodo di pena abbia veramente una funzione rieducativa e riabilitativa. Tuttavia, sconta come tutti il problema del sovraffollamento, poiché ospita oltre 80 detenuti quando ne sarebbero previsti la metà. Di questi il 60 per cento sono tossicodipendenti, molti dei quali potrebbero accedere alla pena alternativa nelle comunità terapeutiche, ma la lista d’attesa è davvero lunga per carenza di posti”.

Riassume così Roberta Vallacchi, consigliera regionale del Pd, la sua visita nella Casa circondariale di Lodi.

“L’elemento da mettere in luce è il grande lavoro che la direttrice sta portando avanti, in rete con aziende, associazioni, realtà che possono in qualche modo aiutare la crescita di chi è recluso. Poi sta cercando di aumentare tutte le attività che si possono fare all’interno dell’istituto, ma anche di creare dei ponti con l’esterno che riguardano la possibilità di lavorare per i detenuti che possono fruire di questa misura”, prosegue Vallacchi.

“Non solo: è stato realizzato uno spazio teatrale, risistemando un ampio locale, molto bello, dove si fanno corsi di recitazione con attori professionisti che prestano la loro opera volontariamente. Ci sono la sala della musica, la biblioteca in cui si fa il ‘Caffè letterario’, uno spazio ben attrezzato per l’esercizio fisico, l’ambulatorio odontoiatrico. E per il futuro, in una piccola area esterna, il progetto è di avviare delle coltivazioni e andare nella direzione dell’ortoterapia. Su questo la modifica di legge approvata in consiglio regionale quest’anno, potrebbe dare una mano concreta, in quanto permette di aprire dei bandi tra i cui beneficiari vi siano anche le carceri”, spiega la consigliera Pd.

“Non voglio dimenticare i corsi di cucina e l’attenzione verso un’alimentazione sana e corretta. Insomma, tutte iniziative che possono valorizzare le capacità dei detenuti, in base a passioni e interessi. È stata anche ripresa la collaborazione con il quotidiano di Lodi ‘Il Cittadino’, dopo un lungo periodo di interruzione, grazie alla redazione interna al carcere che ha un suo spazio sulle pagine del giornale. Non da ultimo, ho osservato la particolare cura da parte degli ospiti per i locali dove vivono e dove ora stanno sicuramente meglio”, aggiunge Vallacchi.

“Ma non mancano i problemi, purtroppo. Un altro importante progetto del carcere di Lodi, con l’appoggio del Serd dell’Asst con cui esiste un’importante e proficua collaborazione, riguarda il percorso di preparazione per il tossicodipendente alla vita nella comunità terapeutica, anche se i posti in queste strutture sono molto pochi e ne servirebbero di più, per consentire a queste persone di essere curate in un luogo idoneo e per alleggerire le carceri da questo eccessivo sovraffollamento”, fa presente la consigliera dem.

“Rispetto a queste criticità sicuramente non aiuta il nuovo ddl sulla sicurezza in quanto prevede almeno 20 nuovi reati e un inasprimento delle pene, andando ulteriormente a sovraccaricare le carceri, oltre a essere dannoso e ingiusto e a limitare le libertà dei cittadini. Di questo e altro, riguardante le condizioni negli istituti penitenziari lombardi, parleremo in una seduta di consiglio regionale a tema che si terrà martedì 8 ottobre”, annuncia la dem.

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