Quattro quindicenni ubriachi e senza biglietto, che avevano aggredito il conducente di un autobus, sono stati identificati, portati in Commissariato e denunciati.
Poco dopo la mezzanotte di sabato la Volante del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio è intervenuta alla fermata degli autobus di via Monti, dove era segnalata un’aggressione ai danni di un autista del servizio pubblico.
L’uomo in effetti era dolorante a una gamba, tanto da dover poi ricorrere alle cure dell’ospedale interrompendo il suo servizio. I responsabili, indicati sia dalla vittima che da altri passeggeri, al momento dell’intervento dei poliziotti erano ancora seduti nei posti di coda, in uno stato di evidente alterazione dovuto al consumo, quantomeno, di alcool, oltre a mostrare difficoltà a parlare e camminare, assumevano un atteggiamento strafottente con schiamazzi, cori e urla che rendevano particolarmente difficoltosa la loro identificazione.
Si accertava comunque che, non appena l’autobus si era fermato e aveva aperto le porte, i quattro avevano tentato di salire e, quando il conducente aveva chiesto loro di mostrare i biglietti, avevano risposto di non averne; pertanto il guidatore li aveva invitati a raggiungere la vicina biglietteria automatica ma quelli per tutta risposta lo avevano spinto provocandogli dolore a una gamba.
Approfittando della situazione il gruppetto saliva sul mezzo di trasporto e si accomodava nei sedili in fondo al bus. Il conducente a quel punto, non potendo più garantire il servizio che aveva già subito un notevole ritardo, avvertiva dell’accaduto la propria centrale e il 112 chiedendo l’intervento sul posto delle forze dell’ordine.
I quattro, tutti quindicenni e residenti nello stesso comune dell’alto milanese, sono stati invitati dagli agenti a seguirli in Commissariato, da dove hanno potuto tornare a casa solo dopo essere stati affidati ai rispettivi genitori ed aver riportato denunce per lesioni personali e interruzione di pubblico servizio.
A uno di loro, che è stato anche deferito per oltraggio a pubblico ufficiale avendo rivolto pesanti insulti ai poliziotti, è stato sequestrato il telefono cellulare sul quale, immancabilmente, aveva registrato le “imprese” sue e dei tre amici.
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