Proseguono gli interventi, dopo l'operazione "Pettirosso" del Corpo forestale dello Stato, a tutela della fauna selvatica.
In Valle Sabbia, i forestali di Vobarno e Gavardo hanno effettuato ancora 18 denunce con relativi sequestri per illeciti inerenti l’esercizio dell’attività venatoria. Il reato più comune è costituito dall’utilizzo di richiami acustici elettromagnetici, espressamente vietati dalla legge, per cui sono state denunciate 8 persone.
Altro reato frequentemente commesso è la detenzione di avifauna da richiamo priva di anello identificativo, e quindi di palese cattura nell’ambiente naturale: infatti, è obbligatorio applicare tale anello agli uccelli allevati dopo pochi giorni dalla nascita, in modo che risulti inamovibile.
Per questo reato sono stati denunciati un castese che NELla sua abitazione deteneva ventidue peppole, sette fringuelli e quattro tordi; un uomo di Sarezzo teneva, invece, in località “Livemmo” di Pertica Alta due crocieri ed un merlo (nonché due reti da uccellagione).
I Forestali hanno poi denunciato un bionese che deteneva un crociere ed una peppola in località “Gambalunga” di Bione. Infine, un altro castese è stato trovato in possesso di un frosone, due fringuelli, un merlo, due cesene e due tordi in località “Meme” di Bione, di cui alcuni in precarie condizioni sanitarie che gli hanno fatto incassare un’altra denuncia per aver omesso di prestare le necessarie cure agli animali, affidati al Centro di Recupero Animali Selvatici WWF Valpredina di Bergamo per la riabilitazione.
I due casi più eclatanti che si sono verificati, tuttavia, sono costituiti da un bionese denunciato due volte nell’arco di un mese, per aver abbattuto dal suo capanno in località “Pian di Lo” di Bione esemplari di avifauna protetti (passere scopaiole, fringuelli, peppole), e persino da una trattoria del comune di Odolo. Qui i forestali, nel corso di un controllo, hanno trovato in fase di cottura due spiedi contenenti 150 uccelli di specie protetta destinati a essere serviti agli oltre 60 clienti del locale prenotati per cena.
I Forestali hanno anche perquisito le cucine e l’abitazione di una dei tre titolari, al piano superiore dell’edificio dove, in un congelatore, hanno rinvenuto 350 uccelli di specie protette e particolarmente protette (tra cui pettirossi, frosoni, balie nere, cardellini, pispole, fringuelli, peppole) la maggior parte già spiumati e pronti per il consumo.
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