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UN LAVORO PER PERSONE CON FRAGILITA'

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Lunedì 10 Marzo 2025

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Agganciare nuove aziende per aiutare sempre più persone con fragilità a conoscere ed entrare nel mondo del lavoro. È questo l’obiettivo del S.E.L.F. - Servizi Educativi per il Lavoro e la Formazione dell’Ufficio di Piano dell’Ambito di Lodi, che per il 2025 punta ad ampliare la sua rete di collaborazioni con il Terzo Settore e le aziende profit operative sul territorio.

Nato nel 2007 con l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e lavorativa, e denominato S.E.L.F. nel 2024, in questi anni il servizio si è rivolto soprattutto a persone a rischio emarginazione già in carico ai servizi sociali, specialistici e territoriali.

Tra queste ci sono persone in condizioni di povertà economica e sociale, donne vittime di violenza, minori non accompagnati, persone con dipendenze, con disabilità, o sottoposte a provvedimento dell’Autorità giudiziaria.

Ogni anno il S.E.L.F. supporta una media di 400 persone, e nel corso del 2024 ha attivato o prorogato tirocini extracurriculari e di inclusione sociale in collaborazione con circa 220 aziende, di cui 80 enti profit, 80 appartenenti al Terzo Settore e 60 enti pubblici. A questi numeri si aggiungono i circa 40 corsi di formazione attivati di media annualmente sulla base dei bisogni incrociati di aziende e persone prese in carico.

Guardando al futuro, il S.E.L.F. punta a sensibilizzare sempre di più il territorio sul lavoro dell’equipe, soprattutto attraverso il coinvolgimento di più aziende profit.

“Il nostro obiettivo per il 2025 è quello di allestire e mantenere una rete aziendale alleate all’obiettivo inclusivo, promuovendo il coinvolgimento e la condivisione di intenti, in modo da incrementare il numero di tirocini attivati o di assunzioni presso le profit sul territorio”, dice Elena Zeni, Referente Area Lavoro e Formazione e Coordinatrice dell'équipe S.E.L.F.

Per farlo, il servizio ha lanciato una ricerca per la figura dell’operatore scouting, una professionalità che avrà il compito di favorire l’incontro tra i bisogni delle aziende e le attitudini, i desideri e le capacità dei singoli, promuovendo uno scambio reciproco.

L’obiettivo principale sarà la creazione di una mappatura di tutte le risorse lavorative e formative territoriali. Spiega Zeni:

“L’operatore effettuerà attività di scouting aziendale con le realtà del territorio per trovare disponibilità di inserimenti in tirocinio o in assunzione, confrontandosi con l’équipe interna”.

“Sarà una figura di raccordo. Da una parte saprà individuare le aziende più adatte ai bisogni delle persone in carico, dall’altra favorirà l’attivazione nel S.E.L.F. di percorsi di formazione mirati per soddisfare i bisogni delle aziende”.

Parte del lavoro dell’operatore, in raccordo con l’équipe del S.E.L.F., consisterà anche nel sensibilizzare le aziende sui vantaggi e le motivazioni che accompagnano i percorsi di inclusione lavorativa e sociale.

“Un’organizzazione inclusiva garantisce maggiore visibilità rendendo più attrattiva l’impresa sul mercato del lavoro, oltre ad essere promotrice di un responsabilità sociale volta a prendersi in carico di tutti i cittadini della comunità, quelli più performanti e quelli meno” aggiunge Zeni.

“Diversità e inclusione favoriscono inoltre una maggior possibilità di evoluzione del personale, responsabilizzando colleghe e colleghi e migliorando il contesto lavorativo.” 

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