Si è tenuta oggi, a Sant’Angelo Lodigiano, l’inaugurazione dell’appartamento messo a disposizione dalla Cooperativa Solidarietà e ristrutturato grazie ai fondi della misura Dopo di Noi.
L’evento si è tenuto alla presenza di Ilaria Gandini, responsabile dell’Ufficio di Piano, di Cristiano Cosa, sub commissario del Comune di Sant’Angelo Lodigiano, di monsignor Enzo Raimondi, parroco della città, di Ilaria Coppa, presidente della Cooperativa Solidarietà, di Antonella Zitella e Mariella Guerini, educatrici della commissione Dopo di Noi per ASST, di Giorgio Bagatta, coordinatore del Fatebenefratelli, del gruppo Scout Masci di Sant’Angelo che ha collaborato alla sistemazione dell’alloggio, di Raffaele Gnocchi, responsabile dell'Agenzia Lodigiana per l’Abitare e di Mariarosa Devecchi, assessora del Comune di Lodi.
Il progetto “Habit@ Housing per lo sviluppo delle abilità e dell’@utonomia” ha lo scopo di rendere casa uno spazio nel quale alcuni ragazzi con disabilità potranno vivere lontani dalla famiglia sperimentando così la propria indipendenza e autonomia in un contesto di housing mix.
Il programma Dopo di Noi, finanziato da Regione Lombardia, e già sperimentato pre pandemia nel Lodigiano, è molto richiesto dagli ospiti dei Centri Diurni e dai loro familiari.
Attraverso il fondo dedicato, infatti, la persona con disabilità dà vita, insieme agli operatori, al proprio progetto di autonomia, coniugando risorse personali e ambizioni in un percorso che fa dell’autodeterminazione la chiave del successo.
“Quando incontriamo i ragazzi, spesso ci chiedono di poter vivere da soli”, spiega Vera Cigala referente dell’area Disabilità e Inclusione dell’Ufficio di Piano, e anche Regione Lombardia ha individuato nell’autonomia abitativa un punto focale, aumentando l’investimento sul Dopo di Noi.
Da questa consapevolezza e grazie al lavoro coordinato che si sta portando avanti sul territorio e che vede coinvolti l’Ufficio di Piano dell’Ambito di Lodi, il dipartimento disabilità di ASST e il Centro Sacro Cuore di Gesù – Fatebenefratelli è nata l’idea che ha portato all’inaugurazione della Casa di Sant’Angelo: dare vita ad un appartamento autogestito dagli ospiti e dalle famiglie, un luogo da chiamare Casa, in cui gli operatori rimangono sullo sfondo a supportare e monitorare senza intervenire nella gestione diretta.
Per poter raggiungere quest’ambizioso obiettivo, parallelamente al lavoro di ristrutturazione è stato attivato un percorso di implementazione delle autonomie domestiche per i ragazzi dei Centri, con un focus sulla capacità di autodeterminarsi, sull’autoconsapevolezza e sul senso di responsabilità sia delle persone disabili che dei loro familiari.
Il percorso, della durata di 2 anni, servirà a individuare le persone e le famiglie più adatte a proseguire nell’autogestione, e capire quali risposte possono essere più adeguate ai bisogni che emergeranno.
Il lavoro di gruppo con le famiglie condotto dagli operatori del Fatebenefratelli e da Vera Cigala, referente dell’area Disabilità e Inclusione dell’Ufficio di Piano sarà quindi fondamentale per realizzare una sperimentazione molto attesa sul territorio.
La casa di Sant’Angelo, ad oggi è il primo appartamento ristrutturato con i fondi della Legge 112/2016.
La volontà del territorio è che questo sia solo il primo tassello di un sistema abitativo che può e deve ampliarsi offrendo sempre maggiori opportunità. Il territorio è infatti sempre alla ricerca di nuovi alloggi destinati a questa tipologia di progetti, sono disponibili fondi per effettuare la ristrutturazione e sostenere la locazione a lungo termine.
Per maggiori informazioni è possibile scrivere a vera.cigala@ufficiodipiano.lodi.it.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...