Compensa crediti inesistenti, aiutando imprenditori a frodare il fisco.
Nell’ambito di articolate indagini eseguite sotto la direzione della Procura di Piacenza, i finanzieri del comando provinciale hanno scoperto un sofisticato sistema di frode fiscale ideato da una commercialista piacentina, radiata da tempo dall’albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili, e da quattro imprenditori originari del nord Italia.
In particolare, i militari hanno accertato che la professionista, continuando ad esercitare abusivamente l’attività e sostituendosi fittiziamente ad un altro commercialista piacentino, permetteva ad alcuni clienti di compensare indebitamente crediti IVA non spettanti, facendone certificare la legittimità ad un proprio collega di studio in buona fede, non abilitato a tale compito.
Tre società conniventi, con sede legale nelle provincie di Asti, Cremona e Parma, hanno potuto così non versare all’erario le imposte dovute.
Quale tornaconto per aver architettato la frode, la professionista riceveva somme rilevanti, sovraffatturando le prestazioni rese ai clienti.
L’attività della finanza si è conclusa con la denuncia di 4 imprenditori per il reato di “indebita compensazione” e della contabile per “concorso nel reato”, in relazione all’indebita compensazione di crediti IVA per un ammontare complessivo superiore a 820.000 euro.
Nei confronti della piacentina è scattata anche la denuncia a piede libero per “abusivo esercizio della professione” e per “emissione di fatture per operazioni inesistenti” pari a circa 200.000 euro.
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