Nel corso della mattina odierna, finanzieri del Comando provinciale di Vicenza hanno eseguito 26 perquisizioni nei confronti di altrettanti punti vendita, dislocati in tutto il territorio della Provincia di Vicenza, facenti parte di note catene della Grande Distribuzione Organizzata, nel corso delle quali sono stati sequestrati telefoni e tablet prodotti da una società multinazionale coreana.
L’indagine, coordinata dalla Procura, ha infatti accertato che sono stati prodotti e commercializzati in Italia apparati di telefonìa (in genere) dotati di un’applicazione del tutto omologa a quella, tutelata da un brevetto Europeo registrato e valido sin dal 2002, di proprietà industriale di un’azienda italiana.
L’utilizzo da parte della multinazionale sud coreana, nel solo ultimo triennio, dell’applicativo in questione è stato valorizzato dalla parte offesa in almeno 60 milioni di euro a livello europeo e in almeno 10 milioni di euro per il mercato italiano. Le Fiamme Gialle beriche hanno provveduto a sequestrare i telefonini cellulari così contraffatti ed illecitamente immessi sul mercato.
Inoltre, presso i punti vendita perquisiti, è stata sequestrata altresì un’ingente mole di documentazione contabile (Documenti di trasporto, fatture di acquisto, contratti estimatori o di fornitura) attestante la provenienza, le modalità di immissione in commercio in territorio italiano e l’effettiva titolarità dei prodotti di telefonia mobile sequestrati.
Le perquisizioni del Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza, con cui hanno collaborato i Reparti sul territorio, coordinati dal Comando Provinciale, sono state eseguite a Vicenza, Torri di Quartesolo, Bassano del Grappa, Schio, Thiene, Arzignano, Montecchio Maggiore, Lonigo, Trissino, Cassola, San Giuseppe di Cassola, Ponte di Barbarano, Camisano, Malo e Piovene Rocchette.
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