Sono 160 i poliziotti del Servizio Polizia postale e per la sicurezza cibernetica impiegati in un’operazione ad alto impatto che ha coinvolto tutto il territorio nazionale per il contrasto alle truffe online, frodi informatiche e agli accessi abusivi a sistemi informatici.
Sono state effettuate 54 perquisizioni personali e domiciliari in undici regioni italiane, compresa la Lombardia, per diverse tipologie di truffe individuate dagli investigatori:
anzitutto, la truffa del falso operatore grazie alla quale i truffatori, fingendo di essere dipendenti bancari o operatori di polizia contattano l’utente, telefonicamente o con sms, lo avvertono di un accesso anomalo sul conto corrente e lo inducono a trasferire tutto il denaro su un altro conto ritenuto sicuro;
c'è poi la truffa del falso figlio, con l’utente che viene contattato da una persona che finge di essere il figlio o un parente e comunica di aver smarrito i propri documenti, il cellulare e il bancomat e per acquistare il nuovo smartphone richiede l’invio di una somma di denaro;
ci sono anche gli annunci di vendita fraudolenti sui Social network, con i truffatori che sfruttano le principali piattaforme social per pubblicare falsi annunci di vendita di beni e servizi a prezzi estremamente vantaggiosi.
Tutte queste attività illecite, caratterizzate dall’induzione in errore della persona offesa, hanno lo scopo di carpirne i dati personali, bancari e le credenziali di accesso ai conti correnti.
Nel primo semestre di quest’anno la Polizia postale e per la sicurezza cibernetica ha investigato su circa quattordicimila casi di truffe online e frodi informatiche registrando un aumento del +10% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Le somme sottratte nel periodo in esame sono state circa 114 milioni con un incremento del +71% registrato nella prima parte dell’anno del 2023.
Come comportarsi ? Ecco I consigli della Polizia Postale:
la Polizia postale consiglia di non cliccare mai sui link contenuti in email o sms ma di collegarsi, attraverso un comune motore di ricerca, al sito o all’app ufficiale;
nessun appartenente alle Forze di polizia, dipendente di Poste italiane o di istituti bancari chiederà mai di conoscere credenziali e codici personali di accesso all’home banking o di effettuare bonifici o altri versamenti di denaro tramite telefono, sms o e-mail. In caso di dubbi si consiglia di contattare immediatamente il servizio clienti;
nel caso in cui si venga contattati con un numero non conosciuto da persone che dichiarano di essere parenti o amici in difficoltà, si consiglia di ignorare il messaggio e di chiamare la persona sull’utenza di cui si è già in possesso per verificare che non si tratti di una truffa;
si consiglia, inoltre, di diffidare di annunci che prospettano acquisti estremamente convenienti e di verificarne l’attendibilità delle proposte anche attraverso le recensioni pubblicate online da altri utenti.
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