Secondo quanto disposto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo 2020, la cui efficacia è stata successivamente prorogata al 13 aprile dal Dpcm 1 aprile 2020, le operazioni di manutenzione del verde pubblico effettuate dai comuni non possono essere praticate, in quanto il codice ATECO 81.30 (cura e manutenzione del paesaggio inclusi parchi, giardini e aiuole) non compare nell’allegato 1 al citato provvedimento.
Il sindaco Sara Casanova ha scritto alla prefettura di Lodi chiedendo, in deroga a quanto previsto dal citato Dpcm, l’autorizzazione a riprendere le operazioni di manutenzione del verde pubblico, nel rigoroso rispetto delle disposizioni normative relative alla tutela della salute dei lavoratori coinvolti nelle manutenzioni.
“Riteniamo che il mancato sfalcio delle aree verdi nelle prime settimane primaverili avrà ripercussioni sia sotto il profilo della sicurezza stradale sia sotto quello della salute pubblica - dichiara il sindaco -. I manti erbosi che crescono ai lati delle carreggiate causano infatti una sensibile riduzione della visibilità e aumentano il pericolo di incidenti. Ci preoccupa anche la dispersione di pollini di essenze come le graminacee che possono determinare forti reazioni allergiche, peraltro con sintomi simili a quelli del Covid-19, con il rischio di creare disagi ai nostri cittadini. Per queste ragioni, ho scritto al prefetto, auspicando che l’attività di manutenzione del verde possa riprendere ed essere considerata alla stregua di altri servizi pubblici essenziali rimasti attivi nel periodo emergenziale”.
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