Il 10 Giugno del 1940 l’Italia entrò in guerra: ragazzi appena diciottenni e uomini nel pieno delle forze partirono per il fronte. Nel 1945, dopo 5 lunghi anni, finalmente l’esercito nazista fu sconfitto e la guerra terminò, ma subito ne iniziò un’altra più cruenta dove le famiglie piansero lacrime amare:“lacrime di guerra che nessuno poteva asciugare”.
La prima tappa era alla stazione dei treni dove mogli senza mariti, sorelle senza fratelli e figli senza padri attendevano e trepidavano alla vista dei lenti convogli carichi di reduci miracolati.
In una manciata di minuti si consumava amaramente quella lunga e speranzosa attesa.
“Niente da fare, anche quel giorno, il loro caro non era presente”.
Vincenzo Di Michele presenta al pubblico la sua ultima novità editoriale: “Alla Ricerca dei dispersi in guerra” (disponibile anche in versione e- book). Dal fronte greco a El Alamein fino alla Russia l’autore attraverso la voce dei familiari, racconta la sua accurata ricerca la sua storia e quella di tante altre famiglie.
Migliaia e migliaia di ragazzi mandati a combattere sui diversi fronti. Alcuni si salvarono grazie all’aiuto della popolazione locale e altri, come gli alpini in Russia si avventurarono in una dolorosa ritirata.
Molti soldati morirono però nei campi di concentramento. Vengono dunque narrate attraverso le testimonianze dei reduci le sofferenze dei prigionieri italiani sul fronte nei lager sovietici, tra cui Tambov, Suzdal, Mičurinsk, Nekrilovo, Oranki Krinovaja e i campi di prigionia di Tashkent e Pakta Aral nelle regioni del Kazakistan e Uzbekistan.
Prezzo 12 Euro - Formato 15x21 - pag. 208 con illustrazioni.
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