Un tema particolarmente interessante quello affrontato nell’ultima lezione settimanale all’Unitre di Lodi da Monsignor Giuseppe Cremascoli, presidente della Società Storica Lodigiana e professore emerito dell’Universita di Bologna.
Si è parlato, infatti, di “Alla ricerca dei modelli perduti”.
“Ho provato sgomento di fronte a questo tema - ha esordito Monsignor Cremascoli, davanti a oltre un centinaio di studenti - si tratta, infatti, di un argomento sterminato: quando diciamo modello, noi ci spaventiamo, perché si tratta di una rete infinita. Ma qual è uno dei miti più importanti che noi conosciamo? Direi proprio che possa trattarsi della ‘lampada’ proprio quella di Diogene o di Aladino. Questo concetto sta proprio davanti a noi. La lampada di Diogene, infatti era accesa anche durante il giorno e questo ci da, quindi, la sensazione che la ricerca esiste e non è inutile”.
Sono quattro i testi a cui ha fatto riferimento don Cremascoli nella sua complessa lezione: si è infatti riferito per prima cosa ad un brano di di Platone sulla tema della libertà.
Il secondo testo toccato nel corso della lezione è stato un brano di psicologia sociale tedesco dal titolo sconvolgente “Verso una società senza padre”.
Monsignor Cremascoli ha, inoltre, toccato uno scritto di Eugenio Scalfari dal pesante tema: “Alla ricerca della morale perduta”, mentre l’ultimo scritto toccato è stato “Il dovere di avere dovere”, di Luciano Violante.
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