Sono stati l’assessore ai servizi sociali del comune di Lodi, Maria Grazia Sobacchi, l’ex sindacalista Giusy Santus e l’assistente sociale Cristina Rossi ad affrontare uno degli argomenti più attuali, in fatto di persone anziane: “la collaborazione di badanti e di colf”.

Dopo la presentazione delle relatrici, da parte del direttore dei corsi, Stefano Taravella, ha introdotto l’argomento Maria Grazia Sobacchi, che ha spiegato come “ultimamente siano diventati molto numerosi gli interventi del comune rivolti a quella che si ritiene una delle fasce più deboli: quella degli anziani. Noi diamo pasti a domicilio, assistenza domiciliare, telesoccorso, sino a servizi infermieristici e farmaceutici. Abbiamo anche soggiorni climatici estivi ed invernali. Con i nostri servizi sociali - ha concluso l’assessore - forniamo, quindi, servizi a 360 gradi”.

È intervenuta poi Giusy Santus affermando che: “in questi ultimi anni, questo tipo di lavoro sia aumentato in maniera esponenziale. Può trattarsi di un lavoro dipendente, oppure occasionale o ancora di un’attivista di libera professione, quest’ultima soluzione, però, potrebbe diventare un costo superiore a quello del lavoro dipendente. Il mio consiglio è sempre quello di assumere la badante attraverso il lavoro dipendente, per essere più tutelati in caso di contestazioni”.

L’assistente sociale, Cristina Rossi, ha, invece spiegato come “Lodi abbia 46 mila abitanti, di questi sono oltre 11 mila le persone con età superiore ai 65 anni, quindi, potenziali fruitori dei servizi comunali”.

Proseguendo nella sua esposizioni, la Rossi ha illustrato ai presenti come se si vuole chiedere aiuto ci si può rivolgere tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12,30, allo Sportello Unico Welfare, dove si può trovare personale qualificato per ascoltare il problema è per orientare nell’individuazione di possibili risposte alla richiesta”.