Una storia raccontata con la verve dei giovani che studiano arte e sognano un futuro nel mondo della pittura, della scultura e del design.
C’è lo zampino degli allievi del liceo artistico Callisto Piazza nell’allestimento della mostra “Le donne di Casa Manzoni”, in corso a Lodi fino al 26 gennaio presso la Fondazione Cosway. Perché all’allestimento dell’esibizione hanno contribuito decine di allievi del liceo, che hanno fatto ricerca e ideato forme di allestimento originali. A raccontarlo è Monja Faraoni, curatrice della mostra insieme a Luca Marcarini, ma anche docente del Piazza.
“La nostra scuola ha partecipato in diversi modi – racconta - . Gli allievi dell’indirizzo di scenografia (diverse classi e alcune studentesse che si sono diplomate quest’anno) hanno dipinto a mano della carta preziosa con cui hanno poi realizzato gli abiti di alcuni manichini collocati in mostra. Si tratta di un abbigliamento che si ispira al periodo parigino di Maria Cosway, condiviso con la madre di Alessandro Manzoni. Gli studenti hanno anche realizzato un costume che richiama la redingote di fine Settecento, che è l’abito che Maria Cosway indossa da anziana nel quadro di Rottini, scelto per il manifesto della mostra. Invece l’abito da pittrice cui hanno dato vita è ispirato all’abito di Vigée Le Brun nei suoi autoritratti collocati nella sala dei Promessi Sposi”.
La docente che ha collaborato all’attività per la scenografia è stata Annalisa Aversa.
Gli studenti del quarto anno dell’indirizzo di Design, invece, hanno creato un’installazione chiamata “Poeticamente hotel”, sotto la guida di tre docenti: Angela Mento e Chiara Oltrasi per design e Davide Mirabile per lo studio letterario dei personaggi. Il progetto ha previsto una riproduzione in modellino di Casa Manzoni a Milano, in piazzale Belgioioso.
“Gli studenti hanno realizzato dietro questa facciata sedici cassetti, uno per ogni studente, pensati come le camere da letto di un albergo ispirate alle figure femminili dei Promessi Sposi – spiega Monja Faraoni - . Ogni studente ha elaborato il suo progetto, corredato da redazione e fotografie e inserito nel cassetto una chiave antica che idealmente dovrebbe aprire la camera”.
Gli allievi dell’indirizzo di Grafica, coordinati da Teresa Carossa e Luca Armigero, hanno infine curato le grafiche delle etichette di vino prodotte dall’azienda Monteverdi perl’occasione e le etichette delle marmellate di ciliegie e di fragole con sciroppo di ribes realizzate dalla cooperativa sociale L’Officina di Codogno, seguendo le indicazioni del libro “Le ricette di Casa Manzoni”, pubblicato in occasione della mostra. Gli stessi allievi hanno anche curato la grafica del volume.
Una collaborazione su tanti livelli propiziata anche dal sostegno della dirigente scolastica Daniela Verdi, per dimostrare come i giovani possano dare molto e contribuire con la loro creatività a rendere ancora più interessante una mostra d’arte. La collaborazione con le scuole, peraltro rientra in una precisa volontà della Fondazione Cosway che ancora oggi, per statuto, ha come mission - tra le altre - quella di promuovere l'educazione dei giovani, in linea con quello spirito originario che aveva portato Maria a realizzare ed istituire la sua scuola.
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