Si è parlato di scacchi nell’ultima lezione settimanale dell’Unitre: nella sede di via Paolo Gorini a Lodi, Valerio Tagliaferri, istruttore nazionale della Federazione Scacchistica Italiana, ha, infatti, affrontato il tema “Scacchi, personaggi e idee dal Rinascimento ad oggi”.
Partendo dalla sua millenaria storia, il relatore ha spiegato come questo gioco, alquanto complesso, sia nato in India e sia arrivato in Europa verso l'anno 1000.
Re, cavallo e pedoni sono sopravvissuti dalla cultura orientale a quella occidentale mentre altri pezzi del gioco degli scacchi hanno subito notevoli cambiamenti.
“L’alfiere, ad esempio, in passato era un elefante, così come lo chiamano ancora in Russia, che nel corso dei secoli si è trasformato assumendo le fattezze umane. - ha spiegato il relatore - Ma questo però non è il solo pezzo ad essere mutato. Anche la orre, era in origine un cammello. Mentre la regina non era addirittura contemplata quando vennero inventati gli scacchi; è stata introdotta intorno al 1500 ed ha preso il posto del visir. Questo pezzo nel corso dell’evoluzione del gioco ha, inoltre, acquistato potenza, divenendo l’elemento più forte del gioco”.
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