"In passato le leggende nascevano laddove regnava l’irrazionalità, con lo scopo di razionalizzare quello che razionale non appariva, per infondere uno stato di apparente sollievo e comprensione e a chi ne avesse avuto bisogno” lo ha spiegato ai presenti, nella consueta lezione all’UNITRE di Lodi, Angelo Stroppa, saggista ed esperto di storia locale, parlando sul tema: “I doni della tradizione lodigiana: fatti, pettegolezzi e leggende”.
“Uno degli aspetti più complessi e affascinanti della storia di Lodi e del Lodigiano sono, sicuramente, le tradizioni, i rimedi naturali, i segreti delle erbe e le varie leggende che provengono quasi tutte dal mondo contadino e si affermano, soprattutto, fra il Quattro e Cinquecento”.
Dopo aver ricordato alcuni rimedi empirici a malattie varie, come ad esempio l’utilizzo dell’olio di ricino che veniva utilizzato per qualsiasi malanno, o l’utilizzo di erbe per curare tagli, dolori sciatici o altro, Stroppa ha parlato anche di alcune leggende a “luci rosse” che vengono ancora ricordate in tutta la fascia padana, come alcuni rimedi per farsi amare o per far durare un amore.
Il relatore ha, poi, ricordato un fatto accaduto il 4 settembre 1511, quando proprio su Lodi cadde una meteora, un evento che viene ricordato come una leggenda, ma che è realmente accaduto.
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