Manca il cibo sulle tavole di tante, forse troppe, persone.
E non si tratta solo di un problema che riguarda alcune popolazioni lontane dal ricco occidente, ma anche alcune frange interne alla nostra società dell'opulenza.
E' quanto emerso nel quarto ed ultimo appuntamento della prima fase degli 'Aperitivi culturali', rassegna promossa a Lodi dall'Università delle Tre Età in collaborazione con i Soci Coop di Lodi e Tavazzano.
Dell'emergenza cibo ne hanno parlato ieri sera, nella sala Sandro Pertini del circolo Archinti di viale Pavia, sede dell'Unitre, Antonio Colombi nella sua duplice veste di direttore della Caritas ed esponente del Movimento per la Lotta contro la Fame nel Mondo, realtà attiva a Lodi da oltre sessant'anni, e Lucia Rudelli, direttore della Fondazione Casa di Comunità l'ente che - fra l'altro - gestisce l'Emporio Solidale di via Togliatti.
Cosa fa da anni il Movimento con sede in via Cavour ? Cerca di dare risposte semplici ed immediate alle carenze alimentari delle popolazioni a rischio di povertà. Dopo aver operato in India - ha raccontato Colombi - il gruppo lodigiano si è dedicato ai micro-interventi in Africa, Repubblica del Congo e Ruanda in particolare.
Qual è l'emergenza più immediata alla quale dare risposta ? La disponibilità di acqua potabile, necessaria sia per le esigenze personali di vita quotidiana, sia per risolvere l'annoso problema dell'irrigazione, elemento critico dell'agricoltura di questi Paesi.
Di qui l'impegno per costruire sistemi idrici completi in grado di assicurare a tutti questo bene essenziale.
Poi, grande attenzione alla formazione personale, altro elemento imprescindibile per assicurare libertà di pensiero e crescita sociale.
Ma c'è bisogno di assistenza di questo genere anche nel Lodigiano ?
Sì, e lo dicono i numeri delle varie realtà associative locali che assistono coloro che non riescono a provvedere a sè stessi nei beni vitali, come il cibo.
Lo ha ribadito Lucia Rudelli, responsabile dell'Emporio Solidale che ha raccolto l'eredità lasciata dal centro per la raccolta solidale del cibo; sono centinaia le famiglie che ricevono cibo tramite l'Emporio e non si tratta solo di stranieri.
Capita sempre più spesso, infatti, che si tratti di lodigiani che - in questo frangente della nostra vita sociale ed economica - non riescono più ad "arrivare a fine mese".
Cosa fa l'Emporio ? Raccoglie cibo e non solo da donatori - molto quello recuperato dalla grande distribuzione organizzata e da altri centri, che rischierebbe di essere mandato al macero - e lo distribuisce, facendo nello stesso tempo azione educativa per imparare a soddisfare le esigenze ottimali dell'alimentazione corretta.
Attivo già da un paio d'anni, l'Emporio fa parte di quella rete più estesa che, in tutto il Lodigiano, garantisce il pasto quotidiano a centinaia di famiglie che, altrimenti, non saprebbero come garantirselo.
Senza questa rete di solidarietà concreta vivere nel Lodigiano sarebbe decisamente più difficile per molti.
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