È stata Monja Faraoni, capo delegazione del Fai di Lodi e Melegnano, a parlare all'Unitre di Lodi di un tema molto contestato negli ambienti dell’arte, ossia il “Dono del mantello. Il Ciclo Francescano di Assisi, dipinto da Giotto”.
Partendo dalla storia della Basilica Superiore e Inferiore, la docente ha parlato dell’affresco che, secondo alcuni storici fu iniziato verso il 1296, dopo la realizzazione delle Storie dell’Antico e del Nuovo Testamento, presenti nella fascia superiore.
Secondo testimonianze in quest’opera c’è la mano di Giotto, che però è stata messa in discussione all’inizio del XX secolo da studiosi e critici d’arte di area anglosassone.
Attraverso numerose immagini, Monja Faraoni ha parlato della grande importanza che riveste del Ciclo Francescano e che sta principalmente nelle soluzioni formali rivoluzionarie.
“Questo tipo di pittura intuitiva è stata attuata per la prima volta proprio da Giotto” ha confermato la docente.
La docente è poi entrata nei particolari di alcuni affreschi, come quello intitolato alla “Preghiera di San Damiano” che rappresenta il beato Francesco che prega dinanzi all’immagine del Crocifisso, o il “San Francesco che dona il mantello” al cavaliere nobile, ma povero e malvestito, oppure ancora “la predica dinanzi a Onorio III”.
Era ricoverato a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per...
E' accaduto nel Cremonese; le forze dell’ordine stanno...
Un uomo di 57 anni di Vescovato ha improvvisamente perso...