Il vecchio è cosa da poco, una frase di W.B.Yeats”: questo il tema trattato al cinema Fanfulla da Andrea Maietti, scrittore e pubblicista lodigiano nella prima lezione settimanale dell’Unitre.
Dopo aver comunicato ai presenti l’annullamento, sin dopo Natale, delle attività pomeridiane, a causa dell’attuale situazione causata dell’impennata dei casi Covid, Stefano Taravella, direttore dei corsi, ha presentato il relatore.
“Il titolo di questa lezione mi è stato ispirata da una poesia di W.B.Years, premio Nobel, che parla proprio della figura dell’anziano e mi sono accorto che la lingua nella quale è scritta può essere tradotta in dialetto lodigiano senza essere minimamente intaccata”.
Maietti ha poi confessato di aver sempre avuto una speciale predilezione verso questa speciale figura, ispirandosi molte volte proprio all’esperienza degli anziani per le sue opere.
Parlando del premio Nobel, il relatore ha riferito come lo stesso Yeats abbia scritto “Il vecchio canta e col suo canto ci conduce alla bellezza” citando poi Francesco Guccini, nel suo pezzo “Il vecchio e il bambino”.
Maietti ha parlato, anche attraverso le sue esperienze personali, del senso della vita e della vecchiaia che può diventare una una risorsa preziosa per tutti anche se, ancora, molto la considerano alla stregua di una negatività.
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