“Si è arrivati ad avere circa mille ottocento fruitori, mentre ora si va dagli ottocento ai mille”.
Questi i dati salienti illustrati da Giuliana Cominetti, già vicesindaco di Lodi e attualmente insegnante del Centro permanente per l’istruzione degli adulti del Lodigiano, nel corso della consueta lezione all’Unitre, parlando proprio del CPIA.
“Si tratta di una realtà di scuola statale, riconosciuta a tutti gli effetti, che molti lodigiani neanche conoscono - ha sottolineato la relatrice -, che si occupa di vari livelli di istruzione. Si va dai ragazzi italiani che non finiscono la scuola obbligatoria, agli stranieri che vogliono imparare la nostra lingua per potersi integrare nel nostro Paese, agli adulti che vogliono migliorare la loro situazione o vogliono rientrare nel mondo del lavoro”.
Tra gli episodi raccontati dalla Cominetti quello di molte donne straniere che arrivano al Centro, solamente dopo aver ottenuto dal marito l’autorizzazione alla frequenza.
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