“Mi ritengo liberale, liberalista, libertario e con aspirazioni da libertino”: queste le parole con le quali Lorenzo Maggi, vicesindaco e e assessore alla cultura del comune di Lodi, ha simpaticamente aperto la sua interessante lezione, nei locali dell’UNITRE in via Paolo Gorini.
L’incontro, infatti, verteva sul tema “La cultura liberale: un dono di libertà e dialogo in una società “. Spiegando attraverso numerosi esempi il significato della parola liberale, Maggi è poi entrato nello specifico, illustrando come questo termine venga abbinato, in particolare, alla politica.
“Quando si pensa allo Stato, dobbiamo sempre ricordarci cos’è, ad esempio, la spesa pubblica. Si tratta di una spesa decisa da alcuni con i soldi degli altri per servizi destinati a tutti.”
Parlando, poi, della sua esperienza personale in questo settore, il vicesindaco ha dichiarato: “Sono diventato liberale soprattutto attraverso la lettura degli articoli di alcuni grandi giornalisti, riportati sul quotidiano ‘Il Giornale’ di Montanelli. Tutti noi, uomini e donne, abbiamo la tendenza alla libertà e che questa libertà possa diventare un pensiero filosofico è senz’altro affascinante”.
Maggi ha toccato, attraverso questo filone di idee, alcune attuali, grandi problematiche come, ad esempio, la ludopatia, l’accanimento terapeutico e l’eutanasia.
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