“La cura della demenza senile: un dono impensabile”: questo il tema affrontato, nella lezione all’Unitre di Lodi, da Pierdante Piccioni, medico già primario del pronto soccorso di Lodi, dalle forti esperienze personali e sceneggiatore per la Rai.
“Quando parliamo di demenza, pensiamo sempre che non riguardi noi, ma qualcun altro” - ha esordito il relatore. “Ogni anno noi italiani e i giapponesi ci contendiamo il primo posto come il paese più vecchio del mondo, negli ultimi anni l’aspettativa di vita si è infatti alzata di oltre 20 anni. Per quanto riguarda la demenza senile l’incidenza sopra i 65 anni risulta del 6 per cento, sopra gli 85 anni, invece, è del 25 ed è maggiore nelle femmine. Questo a causa della mancanza degli estrogeni, che proteggono il cervello e le cellule nervose e che vengono persi, nelle donne, in menopausa".
Ma cos’e la demenza? “È un deficit del funzionamento cognitivo che viene diagnosticato da valutazioni cliniche ed è accompagnato da segni obiettivi”.
“Ad oggi non esistono farmaci in grado di prevenire questa patologia" ha confermato Piccioni.
Infine una buona notizia: secondo nuovi studi, anche il cervello degli anziani può produrre nuovi neuroni e rigenerarsi, al contrario di quanto si credeva.
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