Proseguendo sul tema di fondo dell’anno accademico in corso “il dono”, all’UNITRE di Lodi si è parlato de “Lo spirito del dono, vincolo o libertà? Uno sguardo antropologico” con la relazione di Barbara Aiolfi, esperta di finanza etica e di terzo settore.
“Nulla è meno gratuito del dono - ha esordito la Aiolfi, citando una frase di Marcel Mauss, antropologo francese - è un atto che instaura un doppio rapporto tra chi dona e colui che accetta, tra donatore e donatario. Il dono volontario avvicina colui che dona e colui che riceve. Allo stesso tempo il dono crea, presso colui che lo accetta un debito, degli obblighi. Donare instaura una asimmetria tra colui che dona e colui che riceve. Il dono non può essere studiato fuori dal contesto sociale o comunitario. Il dono crea una relazione, un rapporto sociale”.
Qual è, quindi, il significato di quanto affermato da Mauss?
“È creare uno scambio di cose e di servizi sulla base del dono ed è da questo che potrebbe partire un nuovo senso di società e ci vorrebbe una rivoluzione sociale per arrivare a tutto questo”.
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