“Maria Skłodowska Curie, da Varsavia a Parigi: intelligenza e determinazione al servizio dell’Umanita’” questo il tema della lezione che si è tenuta questa mattina all’Unitre di Lodi.
È stato Giancarlo Volpari, collaboratore dell’associazione lodigiana e già maestro elementare, a tracciare la figura e la vita di questa grande donna.
Partendo dalla storia politica della Polonia, il relatore racconta che Marie nasce nel 1867 a Varsavia, in una Polonia dominata dalla Russia. Ultima di cinque figli, fra i quali Bronisława, che collaborerà con lei più tardi. Nel 1874 una sorella muore di tifo, e nel 1878 muore anche la madre, malata di tubercolosi.
Questo doppio lutto precoce segna profondamente la piccola Maria, che sviluppa un tratto caratteriale serio e triste. Maria inizia gli studi con il padre, proseguendoli a Varsavia e all'Università di Parigi, laureandosi in matematica e fisica.
Pierre Curie entra nella vita di Marie nel 1894. Fisico e matematico nato a Parigi nel 1859, all'epoca del loro incontro Pierre Curie ha 35 anni e lei 26, lavorava nel laboratorio alla Scuola di fisica e chimica industriale e stava studiando i fenomeni della piezoelettricità.
Fra i due nasce una solida amicizia basata sullo studio, sulla ricerca e sull'aiuto reciproco; basi su cui poi fonderanno il loro matrimonio nel 1895.
Marie sarà restia a rinunciare alla sua indipendenza per cui decide di non rinunciare totalmente al suo cognome, ma di chiamarsi Marie Curie Sklodowska.
Insieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel, Maria Skłodowska Curie ricevette, prima donna della storia, il premio Nobel per la fisica nel 1903 e nel 1911 per la chimica.
Fu la prima persona a vincere o condividere due premi Nobel.
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