Comporre ed eseguire musica è frutto di talento o di intenso studio ?
E‘ la domanda dalla quale è partito Marcoemilio Camera, esperto dell’Accademia Franchino Gaffurio di Lodi, nell’incontro dell’Unitre dedicato al dono della musica.
Inutile dire che “un bravo compositore od esecutore di musica deve essere dotato di talento naturale, coltivato però quotidianamente con lo studio assiduo” qualsivoglia sia la musica proposta a chi ci ascolta, ha ribadito Camera, osservando comunque che ogni talento naturale ha bisogno di svilupparsi per raggiungere la sua pienezza.
Di esempi in questo senso ve ne sono all’infinito, come se ne possono contare altrettanti che, invece, non hanno raggiunto la pienezza a causa della carenza di applicazione.
“Ma di che cosa si compone il talento musicale ? Di una componente genetica, non meglio definita e tutta ancora da scoprire, di una componente ambientale, di quella motivazionale ed infine di quella applicativa” ha spiegato l’esperto della Gaffurio.
Un esempio esplicativo ? Wolfgang Amadeus Mozart.
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