A Gaza e in Cisgiordania, dopo la rottura della tregua, Israele ha ripreso i bombardamenti colpendo, ancora una volta, la popolazione civile e, in gran parte, donne e bambini.
Si valuta che dall’inizio della guerra siano 50.000 le vittime delle operazioni dell’esercito israeliano. A queste si aggiungono 113.000 feriti. Dall’inizio della nuova offensiva, il 18 marzo, il bilancio è stato di 634 vittime e oltre 1.100 feriti. Molti di questi sono bambini, peraltro privati anche dell’assistenza umanitaria e sanitaria. L’offensiva israeliana non solo blocca gli aiuti umanitari, ma non risparmia nemmeno gli ospedali, come quello oncologico «Turkish Friendship, completamente distrutto dai bombardamenti
Tra le località bombardate anche Deir Al Balah, dove si trova la tenda sotto la quale bambini e ragazzi dai 3 ai 17 anni, di cui ignoriamo la sorte, hanno realizzato i disegni della mostra “HeART of Gaza”, già ospitata presso la Biblioteca Laudense, e dal 10 marzo visibile presso il Cinema Fanfulla di Lodi.
La mostra avrebbe dovuto chiudere a fine mese. Gli organizzatori hanno deciso di prorogarla fino a domenica 6 Aprile, anche in considerazione di quanto sta avvenendo, confidando che possa, da una parte, aiutare chi la vedrà a immedesimarsi nella condizione e nel dramma che questi bambini e la popolazione civile, da un anno a questa parte, vivono e dall’altra a non rimanere inerti, attivandosi per quanto possibile di fronte al lungo dramma del popolo Palestinese che sembra non avere fine.
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