Un presidio sociale e culturale storico della città bassa, che dopo la lunga parentesi del Covid riprende le sue attività e si rinnova: è il Circolo Arci Ghezzi di Lodi, che riaprirà i battenti il prossimo 2 giugno, con una nuova guida e una nuova formula.

Negli spazi di via Maddalena, infatti, sarà possibile non solo trascorrere del tempo in compagnia durante il giorno giocando a carte o discutendo di attualità, ma si potrà anche pranzare su prenotazione tutti i giorni ad un prezzo popolare (10-12 euro); ma soprattutto, i locali del Circolo potranno ospitare le associazioni della città per riunioni, eventi, momenti di incontro o piccole performances. L’assemblea dei soci, riunitasi sabato 22 maggio, ha eletto presidente Andrea Ferrari, da sempre iscritto al Circolo e autore di un libro che ne racconta la storia; Ferrari sarà affiancato nel Consiglio Direttivo da Walter Agosti, Clara Anelli, Franca Caselli e Carlo Fedeli.

“Lodi possiede un patrimonio ricchissimo di realtà culturali e associative che rappresentano la linfa vitale della città - ha dichiarato Ferrari nel suo discorso di insediamento - I locali di questo Circolo vogliono essere uno spazio aperto a tutti coloro che si riconoscono nei valori democratici dell'uguaglianza, della solidarietà, del libero accesso alla cultura, della giustizia sociale, della pace, dei diritti”.

Diversi gli interventi dei soci nel corso dell’assemblea, molti dei quali hanno sottolineato il valore aggiunto della presenza di un Circolo di questo tipo in un quartiere, quello della Maddalena ed in generale dell’intera città bassa, ricco di un’umanità vitale ed eterogenea, ma spesso trascurato e lasciato a sé stesso.

“La situazione pandemica impone ancora prudenza e alcune restrizioni rispetto ad una fruizione a trecentosessanta gradi del Circolo – ha concluso Ferrari – ma in città si respira una gran voglia di ripartire e anche noi, proprio da questa realtà storica che a Lodi esiste da oltre quarant'anni, vogliamo fare la nostra parte perché la gente torni ad incontrarsi”.