“Il dono tra politica e magia: una lettura antropologia “ questo il tema della lezione di apertura della settimana all’UNITRE di Lodi.
È stato Giacomo Camuri, saggista, filosofo e cofondatore del gruppo degli Archetipi ad affrontare questo argomento.
Dopo aver ricordato Giannetta Musitelli, alla quale è intitolata la sala del Teatrino di via Paolo Gorini dove si tengono le lezioni dell’associazione, Camuri ha mostrato una immagine tratta dal film del 1966 “Fahrenheit 451”, di Francois Truffaut che si riferisce ad un paradosso come quello del divieto di leggere e la conseguente distruzione di tutti i libri.
Proprio partendo da qui, Camusi ha immaginato una società dove, invece, possano venire eliminati tutti i doni, “perché il dono ha la caratteristica di essere nel mezzo, è un oggetto che sta all’interno di un campo diviso, che stabilisce una relazione e, quindi, in una società tecnocratica è molto pericoloso".
“Il motore che porta a fare un regalo - ha confermato il relatore - è la voglia di sorprendere, di muovere un’emozione: quindi, per una società tecnocratica, questo risulta molto pericoloso".
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