Non è stato facile risalire alle proprietà riconducibili ai nomadi, finiti sotto inchiesta tra Mantova e Torino.
Oggi i finanzieri del Comando Provinciale di Mantova hanno dato esecuzione al provvedimento di confisca di beni - uno dei primi nel nostro Paese a carico di rom - emesso dal Tribunale di Torino; ciò a conclusione di complesse ed articolate indagini patrimoniali che hanno visto coinvolti sette soggetti ritenuti “socialmente pericolosi”, dimoranti in campi nomadi delle province di Mantova e Torino, ai quali sono stati confiscati beni per un valore economico complessivo di 1,2 milioni di euro.
Si tratta di 7 fabbricati, 13 terreni, 7 camper (di cui 4 di lusso), 1 rimorchio, 6 auto, 3 case mobili, 1 attività commerciale e vari conti correnti e libretti nella disponibilità dei sette nomadi e dei loro familiari.
A quello residente nella provincia piemontese, inoltre, il Tribunale di Torino ha applicato la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per due anni con obbligo di soggiorno, ritenendo attuale e concreta la pericolosità del soggetto esaminato.
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