“La nostra forza è di fare tesoro dell’esperienza e del vissuto di queste persone che purtroppo non ci sono più; noi dobbiamo ricordare ma soprattutto vivere gli esempi e le presenze che non sono più fisiche ma vivono nei nostri ricordi e rappresentano un momento fondamentale nella vita di ognuno di noi”.
Così ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli, presente alla cerimonia di intitolazione della caserma della Polizia stradale di Bellano (Lecco) a Francesco Pischedda.
L’agente morì esattamente un anno fa, nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 febbraio, dopo essere precipitato da un cavalcavia della superstrada 36 a Colico (Lecco) nel tentativo di arrestare un 25enne intercettato a bordo di un furgone rubato.
“La Polizia stradale è la specialità che conta un decimo della nostra forza" ha proseguito il Prefetto ricordando come in questi ultimi anni il 50 per cento dei poliziotti caduti in servizio apparteneva proprio alla Polizia stradale.
Il capo della Polizia ha anche ricordato che all’inizio della sua carriera ha avuto la fortuna di conoscere il padre di Francesco, Giovanni, durante la sua esperienza ad Imperia.
Durante la cerimonia un poliziotto ha letto una lettera ricordando Francesco e “La bella persona che sei, il tuo coraggio e la tua determinazione, la tua forza e il tuo altruismo”. E ancora “Conservo i bellissimi ricordi da quando ci siamo conosciuti, sono importanti per tenerci vicino”.
All’intitolazione erano presenti anche il questore di Lecco e le massime autorità del territorio.
Al termine, dopo aver consegnato ai familiari di Francesco il diploma di intitolazione della caserma, il Prefetto Gabrielli ha incontrato il personale della Sottosezione della Polizia stradale e visitato la Sala operativa congiunta di Stradale e Anas.
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