Davide Feltri, il capotreno di Trenord che a luglio si era ferito da solo con un colpo di coltello, ha patteggiato un anno e sei mesi di reclusione, con la pena sospesa.

Il gip di Lodi, Isabella Ciriaco, ha infatti accolto la richiesta avanzata dal difensore di Feltri, l’avvocato Diego Guarnieri, in accordo con la Procura.

Si chiude in questo modo la parte penale della vicenda che era già costata a Feltri il posto di lavoro, licenziato per giusta causa.

I fatti erano avvenuti il 19 luglio 2017, quando l’uomo, di 45 anni, aveva denunciato ai carabinieri di Codogno l’aggressione subita sul treno Piacenza-Milano Greco Pirelli, alla stazione di Santo Stefano Lodigiano. Aveva un taglio profondo che, si scoprì poi, si era autoinflitto, con un coltello a serramanico che si era portato da casa. Dopo alcune indagini, la procura di Lodi ha risolto il caso.

Feltri è stato condannato per calunnia, simulazione di reato, interruzione di pubblico servizio e detenzione impropria di arma bianca. Al pm, Alessia Menegazzo, aveva raccontato la verità solo il 26 luglio, dopo essere stato scoperto attraverso le telecamere di sorveglianza della stazione di Santo Stefano Lodigiano. Ora potrebbe aprirsi anche la parte civile.