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CALANO I REATI ANCHE NEL SANTANGIOLINO

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Giovedì 12 Aprile 2018

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Si è svolta in data odierna, nell’aula consiliare del Comune di Sant’Angelo Lodigiano, la terza seduta “itinerante” del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, dopo quelle tenutesi il 4 maggio 2017 presso il Comune di Lodi Vecchio e il 14 luglio 2017 presso il Comune di Codogno.

All’incontro, presieduto dal Prefetto, Patrizia Palmisani, hanno preso parte i vertici delle Forze di Polizia, il Vice Presidente della Provincia e i Sindaci dei Comuni della “macro-area” facente capo al Comune di Sant’Angelo Lodigiano (in particolare, erano presenti i rappresentanti dei Comuni di Sant’Angelo Lodigiano, Borgo San Giovanni, Castiraga Vidardo, Cornegliano Laudense, Graffignana, Massalengo, Pieve Fissiraga, Salerano sul Lambro e Valera Fratta).

In apertura di seduta, il Prefetto ha rammentato l’importanza di tali incontri, sottolineando che “sono stati avviati quale segno di tangibile vicinanza alle Amministrazioni locali e alle rispettive comunità”.

Nel corso della riunione è stato illustrato l’andamento della criminalità nella “macro-area”, con particolare riguardo ai reati predatori (furti, furti in appartamento e rapine) che, come è noto, creano il maggiore allarme sociale.

Dal raffronto statistico dei dati è emersa una generale flessione (- 8%) dei reati perpetrati nel corso dell’anno 2017, confrontati con quelli compiuti nell’anno 2016. In flessione, sempre su base annuale, anche i furti in generale (- 16%) e i furti in abitazione (- 4%). In aumento si registrano, invece, le rapine in generale (+ 20%) ed in particolare quelle sulla pubblica via (+ 50%), mentre in calo sono state le rapine in abitazione (- 50%).

Anche i dati riferiti al primo trimestre dell’anno in corso attestano una diminuzione rispetto al trend registrato in analogo periodo del 2017: totale delitti (- 24%), furti in generale (- 20%), furti in abitazione (- 33%).

In leggera controtendenza il dato statistico riferito ai furti in appartamento compiuti nell’anno 2017 nel Comune di Sant’Angelo Lodigiano, che appare in lieve aumento rispetto a quello dell’anno precedente (da 30 a 50). Va aggiunto, però, che l’attività delle Forze dell’Ordine in tale ambito ha comportato che i risultati conseguiti nel primo trimestre del 2018 registrino una contrazione di tale tipologia di reato rispetto all’analogo periodo del 2017 (- 33%).

Nel suo intervento, il Questore ha messo in evidenza come la zona oggi presa in considerazione sia adeguatamente controllata, mediante l’attuazione di servizi ordinari, che si esplicano quotidianamente e in occasione di particolari festività e ricorrenze mediante posti di controllo, e servizi straordinari, che sono condotti con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine della Lombardia.

Di Teodoro ed il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri hanno, altresì, messo in risalto l’aumentato numero delle persone fermate e identificate, delle persone denunciate e di quelle arrestate.

Il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri ha sottolineato in particolare i significativi risultati dell’attività repressiva, che ha riguardato 

principalmente i furti, il reato di riciclaggio, lo spaccio di sostanze stupefacenti e i reati contro la persona, specie nel contesto delle liti familiari.

Dal canto suo il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza ha invitato gli Amministratori locali a voler fornire un fattivo contributo all’attività di controllo economico del territorio, sensibilizzando i cittadini a segnalare - e a loro volta segnalando - qualsiasi forma di irregolarità, seppur minima, sotto il profilo fiscale/contributivo.

Il Vice Presidente della Provincia e gli Amministratori locali presenti hanno innanzitutto preso atto con soddisfazione dei positivi risultati raggiunti, esprimendo il più sentito apprezzamento per l’encomiabile operato delle Forze dell’Ordine, che ha generato un elevato livello di sicurezza, anche in termini di percezione da parte della popolazione, che si sente rassicurata dalla costante presenza degli equipaggi delle Forze di Polizia.

I Sindaci hanno rappresentato tuttavia alcune criticità, tra le quali, in particolare, il sensibile aumento dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle zone agricole, anche quelle più limitrofe ai centri urbani.

Al riguardo, il Questore ha ricordato i risultati di una brillante operazione condotta nel mese di giugno 2017 nell’area di Sant’Angelo Lodigiano e dei Comuni limitrofi, che ha portato all’arresto di 30 persone per reati concernenti proprio la detenzione e lo spaccio.

Il Prefetto, recependo le indicazioni formulate dai presenti in merito ai reati connessi alle sostanze stupefacenti, ha sottolineato “l’esigenza di un’azione coordinata non solo in termini repressivi, ma anche e soprattutto preventivi, con il coinvolgimento di tutte le Istituzioni competenti, a cominciare dalla famiglia e dalla scuola, sino ai Servizi Sociali delle Amministrazioni Comunali ed ai Sert”, 

In conclusione, i Sindaci presenti hanno concordato con il Prefetto sul fatto che una sempre più efficace azione contro la criminalità non possa che passare attraverso una più sinergica collaborazione tra le Forze di Polizia e le Amministrazioni locali. In tale direzione è stata ribadita la necessità che la tipologia dei servizi delle Polizie Locali sia puntualmente comunicata alla Questura con cadenza settimanale e siano implementati gli impianti di videosorveglianza, con particolare riferimento a quelli idonei alla lettura targhe. “A tal proposito – rende noto il Prefetto - proprio ieri è stata diramata dalla Prefettura una specifica circolare finalizzata ad una puntuale ricognizione delle telecamere operanti, in un’ottica “sovra comunale” che abbracci l’intero territorio provinciale, al fine di meglio contrastare la criminalità, anche di quella proveniente dalle province limitrofe”.

Con riferimento al Controllo del Vicinato, il Prefetto ha invitato i Sindaci a valutare la possibilità di sottoscrivere – come sin qui hanno già fatto i Comuni di Sant’Angelo Lodigiano e Salerano sul Lambro - il Protocollo elaborato dalla Prefettura per disciplinarne i contenuti, al fine di fornire un supporto imprescindibile all’attività di prevenzione condotta dalle Forze dell’Ordine, secondo un modello di ‘sicurezza partecipata’ in grado di valorizzare il recupero del senso civico dei cittadini e la partecipazione attiva della popolazione ad iniziative in materia di sicurezza urbana.

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