Questa mattina, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, i finanzieri hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 7 persone, che, a vario titolo, sono indagate per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di corruzione al fine di favorire illecitamente il superamento dei concorsi per il reclutamento nell’Esercito italiano.
L’operazione, che si colloca in una più ampia attività di indagine, ha consentito di raccogliere un grave quadro indiziario circa la sussistenza di un articolato e consolidato “sistema” di acquisizione di informazioni ed atti riservati (riguardanti i test di accesso) nonché di “segnalazioni” volte a favorire il superamento dei concorsi di volontario nell’Esercito in ferma prefissata.
Tra i destinatari dell’ordinanza cautelare figurano quattro militari, attualmente in servizio nell’Esercito Italiano e un appartenente alla Guardia di Finanza, già sottoposto ad analogo provvedimento nell’ambito di un collegato filone investigativo.
Nei confronti di due dei militari sono stati disposti gli arresti domiciliari, altri due appartenenti all’Esercito Italiano sono stati sospesi per 12 mesi dal loro pubblico ufficio, nei confronti del quinto è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
In particolare, le indagini hanno fatto emergere il modus operandi degli indagati, i quali, secondo l’ipotesi accusatoria, abusando della loro qualifica, in una specifica occasione si sono fatti consegnare - da un operaio residente nella provincia di Napoli - la somma di 10 mila euro in contanti, in cambio del loro intervento.
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