Tentano di rubare gasolio nei cantieri che devono custodire.
Nell’ultimo week-end i Carabinieri di Lodi hanno deferito in stato di libertà tre stranieri, ritenuti responsabili a vario titolo di furto aggravato in concorso, simulazione di reato e procurato allarme.
Si tratta di M.D., 47enne nato in Costa d’Avorio, residente a Tavazzano, I.J. 47enne pakistano residente a Boreto (RE), addetto alla sicurezza, e Z.A. anch’egli pakistano residente in Gazzaniga (BG), addetto alla sicurezza, con precedenti in materia di stupefacenti.
I carabinieri nella notte fra sabato e domenica, sono intervenuti nei campi fra Lodi e Montanaso Lombardo, lungo la Provinciale 202, la Lodi-Montanaso, per verificare anomalie nei pressi dei cantieri dell’oleodotto.
Nel giro ispettivo si sono resi conto della presenza di un furgone di proprietà di una ditta di trasporti di Melegnano, parcheggiato a breve distanza dall’area dei lavori, in posizione defilata e parzialmente nascosto dalla vegetazione.
Poco distante dal mezzo un soggetto a piedi, accortosi dei carabinieri, si è dato alla fuga, riuscendo a fuggire nell’oscurità e dileguandosi nei campi limitrofi.
I carabinieri invece sono riusciti a bloccare un altro uomo identificato in I.J. che era a piedi nei pressi del furgone ed un terzo, M.D., che era rimasto fermo nel furgone, nella speranza di passare inosservato.
I.J., immediatamente ha cercato di allontanare i carabinieri, qualificandosi come l’addetto alla sicurezza di quel cantiere, circostanza successivamente effettivamente riscontrata.
Però l’uomo aveva abiti completamente bagnati ed intrisi di gasolio, circostanza che non è riuscito a giustificare, spiegando semplicemente di essere caduto in una pozzanghera.
L’immediata perquisizione veicolare e personale ha permesso di rinvenire 385 litri di gasolio suddivisi in 16 taniche, che gli accertamenti hanno inequivocabilmente dimostrato essere stati asportati poco prima – senza danni, considerata la compiacenza del guardiano – dai serbatoi delle macchine operatrici presenti in loco.
I successivi accertamenti, avvalorati anche da dichiarazioni testimoniali ed ulteriori verifiche, hanno permesso di identificare anche il primo soggetto fuggito, Z.A., il quale raggiunto un limitrofo cantiere dell’oleodotto, del quale è risultato essere proprio l’addetto alla sicurezza, ha simulato di aver subito una rapina ad opera di ignoti, chiedendo l’intervento del 118.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, che in breve hanno ricostruito come evidentemente il fuggitivo caduto durante fuga, ha richiesto aiuto al personale sanitario, raccontando di essere stato rapinato ad opera di tre sconosciuti, ma la tempestiva attività investigativa svolta dai carabinieri della radiomobile ha permesso di raccogliere inequivocabili elementi circa le sue responsabilità nel concorso del furto di gasolio.
Lo stesso quindi oltre che per il furto è stato denunciato anche per simulazione di reato e procurato allarme.
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