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POLMONITI: "STIAMO FACENDO IL POSSIBILE"

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Martedì 11 Settembre 2018

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"Insieme alle ATS coinvolte, stiamo facendo tutto il possibile per fare chiarezza. Dai risultati delle indagini fin qui eseguite mi sento di tranquillizzare tutti, i cittadini in primis, sul fatto che la curva epidemica appare in calo, il numero crescente di casi che stiamo fornendo rappresenta una fotografia dell'ultima settimana, frutto di indagini sempre più dettagliate".

Lo ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, riferendo in Consiglio Regionale in merito ai casi di polmoniti registrati a Brescia e nell'alto mantovano.

L'assessore ha quindi ricostruito quanto successo negli ultimi giorni ricordando che, nel tardo pomeriggio di giovedì 6 settembre, il Dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria dell'ATS Brescia è stato allertato per un accesso in numero superiore a quello atteso in analogo periodo (a partire dal 2 settembre) al Pronto Soccorso di Montichiari di persone che presentavano un quadro di polmonite. È stata quindi immediatamente avviata un'indagine per identificare l'agente coinvolto e l'eventuale origine.

"Da subito - ha spiegato - Gallera - stante i quadri clinici e di laboratorio, è stato escluso che si trattasse di un virus. Sono stati ricercati i possibili batteri interessati: legionella, pneumococco, coxiella, in quanto possibili agenti di polmoniti 'di comunità'.

Di seguito i dati disponibili alle 20 di ieri, lunedì 10 settembre. A partire dal 2 settembre sono stati registrati: 235 accessi in PS, il maggior numero nelle giornate di giovedì 6 e venerdì 7; 196 persone attualmente ricoverate; 12 persone hanno rifiutato ricovero o sono già dimesse; 2 decessi (1 con diagnosi accertata di legionellosi); 12 casi di legionella confermata (compreso il decesso). I casi clinicamente impegnati e ricoverati in reparti di terapia intensiva sono 9.

I comuni maggiormente interessati (almeno con 5 casi) sono: Carpenedolo, Montichiari, Asola, Remedello, Calvisano, Acquafredda, Desenzano, Isorella, Visano.

Le conferme per legionellosi dei 12 casi, che si sono concentrate il 10/9 (fino a lunedì mattina i casi confermati erano 2), orientano ulteriormente l'indagine epidemiologica verso un cluster di legionellosi.

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