Potrebbe godere della condizione di 'dazio zero' se rispettasse le norme previste dalla Comunità Europea, in particolare il rispetto dei diritti umani.
Invece, non è così.
L'europarlamentare pavese della Lega, Angelo Ciocca, ha fatto un tour in Cambogia per verificare che il riso proveniente dal Paese asiatico rispettasse le condizioni imposte dall'Europa per entrare nel mercato del Vecchio Continente a dazio zero.
Secondo Ciocca, in realtà, la qualità del riso che giunge anche sulle tavole italiane è scarsa ed è prodotto sfruttando il lavoro dei contadini.
L'importazione a dazio zero del riso cambogiano ha messo in crisi i produttori lombardi e rischia di cancellare la ricca tradizione del riso italiano.
Di qui la necessità, sempre secondo il parlamentare pavese, di rivedere le condizioni praticate dalla Comunità Europea al Paese asiatico.
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