La Squadra Mobile della Questura di Milano, unitamente a personale delle squadre mobili di Torino, Como, Vercelli e Alessandria e con l’ausilio delle unità cinofile antidroga, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 21 albanesi e una cittadina di origini rumene.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Como (Procuratore Capo Nicola PIACENTE e Sostituto Procuratore Antonio NALESSO), hanno permesso di accertare le responsabilità degli indagati per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. In particolare, sono state acquisiti gravi indizi di colpevolezza relativamente alle condotte illecite poste in essere da diversi sodalizi criminali di origini albanesi ai danni di giovani ragazze connazionali.
L’attività investigativa trae origine da appositi servizi esterni di osservazione delle postazioni delle giovani donne lungo la Strada Provinciale dei Giovi nella parte in cui attraversa i comuni di Lentate sul Seveso (MB), Cermenate (CO) e Vertemate con Minoprio, nonché lungo la SP 32 che attraversa i comuni di Novedrate (CO) e Mariano Comense (CO) e la SP 41 fino ad Arosio (CO).
Il controllo delle prostitute, la successiva identificazione e gli accertamenti in banca dati hanno consentito di individuarne i potenziali sfruttatori. Le successive attività tecniche di intercettazione delle utenze e delle conversazioni a bordo auto hanno confermato il contesto indiziario attestante la certa consumazione dei reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione a loro carico.
Nel corso dell’attività investigativa sono emersi in più occasioni forti momenti di tensione tra gruppi criminali contrapposti finalizzati al controllo del territorio, alle “piazzole” di prostituzione e dunque all’interesse di guadagnare la postazione più favorevole e redditizia.
In tale contesto, si evidenzia che il 16 settembre 2017 a carico di BIQMETI Emiljano, indagato per sfruttamento della prostituzione e destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere in questo procedimento penale, è stato eseguito un fermo di indiziato di delitto per omicidio volontario e porto abusivo di arma da sparo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, poiché fortemente indiziato di essere l’autore dell’uccisione del connazionale BERISHA Ilir (anch’egli indagato nell’odierno procedimento penale) avvenuta la notte del 15 settembre 2017 in Cermenate (CO). Le indagini hanno accertato che l’omicidio è maturato nell’ambito dei contrasti tra gruppi criminali albanesi dediti alla sfruttamento della prostituzione tra Lentate sul Seveso (MB), Cermenate (CO) e Vertemate con Minoprio.
All’esito delle perquisizioni personali e domiciliari, oltre a denaro contante per un totale di circa 20.000 euro e 3.500 sterline, è stato sequestrato munizionamento per arma da sparo nell’appartamento di uno degli albanesi destinatari della suddetta ordinanza, anch’egli già indagato nell’ambito del procedimento in esame per detenzione e porto abusivo di armi da sparo, aggravato perché funzionale alla consumazione del delitto di sfruttamento della prostituzione.
Nel corso dell’indagine, i necessari riscontri a supporto dell’attività investigativa hanno consentito l’ arresto di 2 persone per reati in materia di droga, il sequestro di 38 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana, un fermo di indiziato di delitto per ricettazione e il fermo di indiziato di delitto per omicidio.
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