La mostra “Donne a perdere. Piccole storie di ordinaria quotidianità" racconta il quotidiano martirio di alcune donne vittime di violenza attraverso le quindici opere di Carla Bruschi e altrettanti racconti a cura della giornalista Barbara Sanaldi.
Realizzata in collaborazione con Regione Lombardia, la mostra è stata inaugurata oggi, alle 19.00, con la partecipazione di Giulio Gallera, Assessore al Welfare di Regione Lombardia.
Attraverso un percorso che ricalca idealmente le quattordici stazioni della Via Crucis, sono rappresentate quattordici storie. La quindicesima simboleggia la Resurrezione e lancia un messaggio di impegno e di speranza. Una mostra che veicola un messaggio diretto, senza filtri, senza mezze misure, senza ipocrisie, per fermare queste stragi quotidiane.
Ogni racconto di Barbara Sanaldi ha ispirato la pittrice Carla Bruschi, che l’ha trasfigurato e rappresentato tra i simboli della modernità, per enfatizzarne la contraddizione e amplificare l’impatto emotivo.
Ogni tela, affiancata dal racconto che l’ha ispirata, guida i visitatori nella vita interiore delle protagoniste, condividendo le loro paure, le loro angosce, il senso di solitudine profonda e di tragica impotenza. Ogni storia, raccontata e raffigurata, è un preludio di morte e ricrea un pathos che risveglia le coscienze.
Nessuno può fingere di non vedere, di non capire: sono stragi quotidiane che devono essere fermate!
Donne a perdere vuole portare il tema della violenza sulle donne al centro del dibattito sociale e civile per contribuire a creare una società più equa e generativa, in cui il divario di genere, che manifesta ancora oggi elementi fortemente discriminanti nei percorsi formativi e professionali, viene esplorato nella sua espressione più tragica e patologica per poter risvegliare le coscienze di tutti e sconfiggere la cultura che le genera. Riconoscere i gesti che stanno alla base di uno stereotipo serve a prevederli e a superarli.
Attraverso l’arte e la creatività, Carla Bruschi e Barbara Sanaldi denunciano questo inutile e drammatico martirio quotidiano e promuovono una cultura della prevenzione e della non violenza.
Sarà possibile visitare gratuitamente la mostra dal 19 al 30 settembre ore 10.00-18.00 dal lunedì a venerdì.
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