Erano stati sufficienti pochi giorni ai carabinieri di Tavazzano per scoprire, nel dicembre di due anni fa, il rapinatore che aveva sottratto 500 euro ad un sessantottenne; ora, a distanza di quasi due anni è arrivata la condanna del trentaduenne, autore del reato.
I carabinieri nel pomeriggio di ieri hanno arrestato F.S., il 32enne residente a Tavazzano, con precedenti per reati contro il patrimonio, in esecuzione di un ordine carcerazione in quanto condannato alla pena di due anni e venti giorni di reclusione e al pagamento di 1200 euro.
Si tratta dell'autore della rapina aggravata dall’uso di un’arma, nonché dall’averla commessa ai danni dell'ultrasessantacinquenne.
I Carabinieri avevano risolto il caso della rapina mediante un’indagine lampo durata tre giorni, scaturita dalla denuncia della rapina, sporta il 2 dicembre 2016 dal 68enne del luogo.
I militari grazie ad alcune telecamere private poste a breve distanza dall’area dell’evento e ad alcune fondamentali testimonianze, avvalorate da una positiva individuazione fotografica, sono riusciti a ricostruire che F.S. il tardo pomeriggio del 2 dicembre aveva tenuto d’occhio l pensnat per diverso tempo seguendolo a distanza, poiché si era accorto che aveva una discreta quantità di soldi contanti con sé. Notato che l’anziano aveva fatto ingresso in un bar, il rapinatore si era appostato all’esterno e non appena la vittima uscì lo minacciò armato di coltello e con il volto parzialmente travisato, rubandogli 500 euro.
L’autore del reato è ora è nel carcere di Lodi.
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