Sul riassetto dei servizi sociosanitari del lodigiano interviene Patrizia Baffi, consigliere regionale del Pd, che propone una consultazione fra i sindaci del Distretto per elaborare un documento condiviso da sottoporre all’assessore al Welfare.
“Nel presentare le modifiche alla legge 23 del 2015, quella di riforma della sanità lombarda, in Commissione Sanità, l’assessore Gallera ha illustrato i nuovi assetti territoriali delle Asst Lariana, della Valtellina e Dei Sette Laghi, nate dall’esigenza di rispondere meglio ai bisogni della popolazione assistita, e ha mandato un chiaro messaggio di disponibilità a rivedere i confini territoriali, che ha ribadito ‘non essere muri’, anche di altre Asst o Ats, a fronte di una accurata analisi dell’organizzazione dei servizi e a rendere disponibile una cabina di regia per la loro riorganizzazione”, racconta Baffi.
Fin dalla sua approvazione nell’agosto del 2015, la legge di riordino del Sistema sanitario regionale ha fatto emergere alcune criticità, sollevate da diverse forze politiche, in merito al riassetto territoriale dei servizi dopo la trasformazione della rete ospedaliera e delle Asl in Asst e Ats. “In particolare, a far discutere, furono gli afferimenti di interi territori ad Ats di dimensioni più vaste rispetto a quelle delle vecchie Asl – continua la consigliera Pd –. Emblematico il caso della Ats Metropolitana di Milano che, allo stato attuale, accorpa al suo interno i servizi e le strutture che un tempo afferivano ai territori delle Asl di Milano città, di tutta la ex provincia milanese, della provincia di Monza e Brianza e del Lodigiano”.
Ed è proprio “il nostro territorio che, dopo avere sperimentato l’attuale assetto, ha constatato e manifestato a più voci le diverse criticità riferibili alla perdita di riferimenti sul territorio, alla drastica riduzione di potere contrattuale nei confronti di soggetti più forti sotto il profilo demografico e, di conseguenza, di un mancato efficientamento dei servizi sociosanitari in generale – sottolinea Baffi –. Quale migliore occasione, quindi, della disponibilità avanzata in commissione dall’assessore per tornare a ragionare sul possibile miglioramento dell’azzonamento sociosanitario del Lodigiano partendo dal confronto sul territorio di tutti i protagonisti affinché si possa individuare la miglior soluzione alle problematiche che stiamo vivendo? Per capire anche se, effettivamente, una rivisitazione dei confini possa essere risolutiva rispetto alle criticità che rileviamo e, se sì, in quali nuovi confini potremmo trovare migliore allocazione”.
Ed ecco la proposta della Baffi: “Apriamo una consultazione fra i sindaci del Distretto allo scopo di definire un documento condiviso che fornisca una proposta di riassetto dei servizi sulla quale avviare una interlocuzione con la Regione e l’assessorato, il quale ha assicurato una attenzione e disponibilità, oltre alla volontà, di fungere da cabina di regia nel percorso di valutazione e approfondimento”.
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